martedì 12 gennaio 2016

La pericolosità nella lavorazione del vetro

Tecnica di lavorazione del vetro: Il vetro soffiato

La soffiatura del vetro prevede una preparazione artigianale, che presuppone che all’estremità della canna da soffio, che è un tubo in metallo cavo, venga raccolta una certa quantità di vetro fuso.
Quindi si soffia letteralmente all’interno della canna, fino a quando si crea una bolla, la quale – dopo altri soffi – viene modellata.
Il vetro viene, dunque, manipolato con le cosiddette bosele, che sono delle pinze, e con le palette, che non sono altro che spatole in legno, per ottenere un vetro preformato – la pea – che andrà soffiato all’interno di uno stampo in metallo.

A quel punto si trasporta il diffusore in vetro fino alla tempera, per poi staccare il vetro dalla parte più bassa della canna, il morso. Il vetro, infine, viene ricotto per diverse ore, per una lavorazione nel complesso molto elaborata.
La maestria in questa tecnica di lavorazione del vetro ha reso famosi in tutto il mondo i mastri vetrai di Murano, che a partire dai fasti della Repubblica di Venezia hanno imposto la superiorità della loro scuola del Vetro in tutto il mondo e hanno dato fama imperitura al vetro di Murano.

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